lunedì 1 marzo 2010

Pagani - Chiesa madre - l'organo

INAUGURATO A PAGANI L’ORGANO A CANNE NELLA CHIESA MADRE SS.CORPO DI CRISTO

Don Flaviano Calenda, rivolgendosi a tutti i presenti, fedeli ed autorità, ha rigraziato per essere presenti all’inaugurazione dell’organo. Ha poi proseguito dicendo: “…da sempre ha guidato il mio operato di sacerdote il concetto che la fede e l’arte costruiscono un binomio eccezionale che potenzia la preghiera ed agevola l’intimo raccoglimento per celebrare la gloria del Signore.Il sommo poeta Dante parla di cori angelici e di musica celeste,per non parlare dell’armonia dei canti gregoriani, nati all’incontro dei canti romani con il canto gallicano, che fin dall’ottavo secolo sono riconosciuti dalla Chiesa come "canto proprio della liturgia romana. Quanto avevamo fatto per questa chiesa, non bastava: i marmi, gli stucchi ed i candelabri dorati erano elementi strutturali che non riguardavano l’azione liturgica, né nutrivano la sensibilità dei cuori. Quì nel tempio che custodisce i resti di San Felice e Santa Costanza, qui dove si è udita la parola di sant’Alfonso Maria De’ Liguori, occorreva una voce calda come l’amore, potente come una preghiera, struggente come un pianto di pentimen-to. Occorreva la voce di un organo, che meglio accompagnasse le celebrazioni ed i nontri canti di ringraziamento al Signore…” Dopo le belle parole del parroco, si è svolta la funzione religiosa tenuta dal Vescovo S.E. Gioacchino Illiano. Di poi, tra la commozione di tutti, si è esibito il maestro-organista Vincenzo Cipriani, che ha eseguito musiche di J.S. Bach, Gigout e Dupré.

Andropos

INIÙSTUM IUS CUI PRODEST

A chi giova una giustizia ingiusta?

Una ridicola e mal scritta “ smentita ” sul Mattino: “ Il Riesame restituisce i beni a don Flaviano”,concludeva una vicenda accorsa a don Flaviano Calenda,nostro redattore da Pagani,Presidente del Carmi-nello ad Arco, ex Vicario foraneo, parroco della Chiesamadre, generoso fautore della Caritas paganese e professore del Liceo scientifico della città, ora in pensione. Eppure, qualche settimana fa, tanti quotidiani d’Italia, dal Corriere della sera a quello del Mezzogiorno, le televisioni locali e persino la televisione nazionale, lo avevano dipinto come un bieco delinquente,che campava d’usura.Una vile perquisizione, dopo le nove del mattino, a casa del sacerdote e nella sua parrocchia dava il via ad una escalation di pettegolezzi diffamatori, che incoraggiati e malamente veicolati da una stampa di manipolazione, hanno fatto di una persona perbene un volgare delinquente.C’e di che stare allegri, oggi ce n’è per tutti: è facile finire sui giornali o tra le grinfie di una giustizia malaccorta che prima uccide socialmente e poi verifica, quando riesce a dipanarsi ed a scorgere, tra i veli degli avvenimenti, la verità. Mi ricorda il clima della Rivoluzione france-se, quando bastava un sospetto o il semplice desiderio di togliere di mezzo qualcuno per mozzare una testa.

Mala tempora currunt!

Andropos


Nessun commento: